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Barbarolo e Loiano

Altro giro domenicale con la mia bici da corsa. Questa volta la carico in macchina e decido di partire da Botteghino di Zocca, per risparmiare tempo ed energie.
Raggiungo in poco tempo Zena e la oltrepasso in direzione Quinzano. Decido questa volta di percorrere la salita di Barbarolo, anzichè salire per Quinzano.



La salita è degna di tale nome solo per i primi km, dopodichè diventa pedalabile. Il paesaggio è gradevole e dopo un 3/4 Km raggiungo la chiesetta di Barbarolo. Continuo fino ad incontrare la ss della Futa, dove specialmente la domenica sembra un circuito di MotoGp. Incurante dei bolidi che mi sfrecciano accanto raggiungo Loiano, il punto piu' alto di questo giro domenicale. Da qui, seguendo le indicazioni Monterenzio, mi immetto sulla strada che mi porta a Quinzano. Bella discesa e bel paesaggio, con la vista che si apre verso le valli sottostanti ed i monti che fanno da cornice. Mi fermo ad ammirare (e fotografare) la magnifica chiesetta di Scanello, sulla destra, circondata da cipressi.



Arrivato a Quinzano prendo la strada a sx che mi riporta in val di Zena e in men che non si dica mi ritrovo alla partenza del mio giro. Carico la bici in macchina e via che si torna a casa.

Da Botteghino di Zocca
Km:53
Dislivello: 600m (circa)
Tempo di percorrenza: 3h 30'(circa)


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Quinzano



In una afosa domenica di luglio cosa c'e' di meglio di un giro con la bici da corsa in val di Zena?
La valle è per la maggior parte del percorso in ombra e la temperatura gradevole per buona parte della mattinata.
Percorsa da centinaia di ciclisti è un punto di riferimento per chi abita nella parte est di Bologna e vuole farsi una sgambata piacevole, lungo una valle fresca e poco trafficata.
Da San Lazzaro, si prende la strada che porta a Farneto e la si percorre fino a raggiungere il 'laghetto dei castori'. Da quì si prosegue verso l'abitato di Zena e il traffico di veicoli da qui in poi è quasi assente. All'abitato di Zena troviamo un ristorante e una fontana. Possiamo salire verso Zula immettendoci dopo sulla statale della Futa oppure (molto meglio) proseguire verso Quinzano. Il percorso sale in maniera quasi impercettibile. Le uniche salite degne di tale nome, cominciano qualche km dopo Zena, precisamento al bivio con Barbarolo. Raggiungiamo Quinzano e ci abbeveriamo alla fontanella sita al margine sx della piazzetta.
Si può scendere dalla valle dell'Idice ma è preferibile scendere da dove si è arrivati per via del traffico.

Da Bologna (Croce del Biacco)
Km:68
Dislivello: 500m (circa)
Tempo di percorrenza: 3h 45'(circa)


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Via delle Calvane


Un giro che parte dalla val di Zena con ritorno dalla valle dell'Idice. Prendiamo la strada provinciale per Zena. Percorriamola fino al cartello che indica: Botteghino di Zocca. In prossimità di una curva decisa a dx prendere a sx per via delle Calvane. La strada sale con un paio di 'violente' rampe fino a raggiungere la sommità del crinale. Dopodichè la strada da asfaltata diventa uno sterrato che segue il crinale. Sulla cima a sx troveremo una casa rossa, attraversiamone il cortile per poi prendere a dx il sentiero che scende, lasciandoci a dx il recinto dei cani. Dopo 50 mt lasceremo questo sentiero per prenderne un altro a dx che ci porta in mezzo ai calanchi.

Dobbiamo arrivare all'altra casa che vediamo sulla dx dall'altra parte del calanco. E' presente un cartello di divieto (con conseguenze penali per danneggiamento?!) per zona fangosa. Ognuno faccia le proprie considerazioni e decida se proseguire o meno. Dopo la sopracitata casa, la strada sale ancora e ridiventa asfaltata (via Zena). Abbiamo diverse alternative. Una di queste è prendere (al termine della salita) un sentiero a sx che ci riporta in val di Zena. Noi proseguiamo, saliamo ancora e anche quì ci si presentano varie possibilità. Scendere per la via asfaltata (via dell'Eremo) verso la val di Zena. Scendere a dx per la prima o anche la seconda strada a dx (opzione che ho scelto) seguendo il sentiero Cai che indica valle dell'idice. In realtà potremmo anche scendere un pezzo per la strada asfaltata girando più avanti per Via Gaibola a dx. Ritornando al giro percorso, abbiamo detto che prendiamo la seconda strada che scende a dx (sentiero Cai 817?). Seguiamo le indicazioni del sentiero, scendendo ci ritroveremo in mezzo alla casa di un contadino. La storia narra che si trovassero quì due cagnini malvagi, particolarmente avvezzi ad inseguire e spaventare i malcapitati. Io non li ho mai visti...ma nel caso procedere senza indugi e a velocità sostenuta. Superiamo un paio di sbarre di divieto di accesso, giriamo a sx e ci ritroviamo sullo sterrato che costeggia il fiume idice e che ci riporta a casa.

Da Bologna (Croce del Biacco)
Km:30
Dislivello: 350m
Tempo di percorrenza: 2h 30'(circa)




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Lungofiume idice




Un piacevole giro lungo il fiume idice, partendo da Castenaso fino a Castel de Britti. Il percorso segue il corso del fiume idice e può essere fatto in entrambi i sensi. Partendo da Castenaso, girando a sx per via romitino, dopo un cavalcavia a sx parte una strada sterrata che raggiunge il fiume. Seguire sempre il sentiero che diventa poi asfaltato in prossimità della borgatella (tiro a volo). Attraversare gli stradelli guelfi, oltrepassare il ponte sull'autostrada e a dx il sentiero prosegue. Oltrepassare il ponte della ferrovia (stretto cunicolo...okkio alla testa!) e continuare sempre avanti fino al ponte sulla via emilia. Più avanti dopo una cava, raggiungeremo di nuovo l'asfalto per continuare poi sul sentiero che ci porterà fino a Castel de Britti. Qui troviamo un ponticello a dx che ci porta sulla strada sterrata che ci riporterà fino ad Idice.

Da Bologna (Croce del Biacco)
Km:28
Tempo di percorrenza: 2h (circa)


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Il giro "Roma"

Da San Lazzaro si percorre la ciclabile di via Palazzetti fino a svoltare a dx per via Fondè (indicazione parco fluviale Molino Grande). Dopo un breve tratto si raggiunge un bivio. Girare a dx per via Montebello che dopo un po' di km diventa una carrareccia che segue il corso dell'idice. Raggiunto l'asfalto il percorso continua (non attraversare il ponte) e ridiventa sterrato fino a raggiungre la strada provinciale in località la Noce.
Percorrere alcuni km poi prendere a sx la strada che sale (via Vignale). La strada che comincia asfaltata, salendo diventa poi uno sterrato su cui affiorano i ciottoli della antica strada romana. Salire sempre piegando ad un certo punto ad un bivio a dx.


Si raggiunge la sommità e l'asfalto sulla strada che sale da Monte Armato. Il paesaggio quì si apre e magnifica è la vista a 360° sui calanchi a sud e le montagne circostanti. Salire sempre fino alla Trattoria di Cà del Vento, da qui prendere sulla dx la strada che sale (via Collina). La strada sale e poi scende in mezzo ad un bosco per arrivare di nuovo sull'asfalto.
Da qui si puo' scendere per via Sant'Anna oppure prendere la rampa (notevole lo strappo) che sale a sinistra fino a raggiungere la cima di questo colle(spettacolare vista su Monte delle Formiche). Scavalchiamo una sbarra di ferro a sinistra e ci troveremo dopo poco in uno spiazzo erboso. Prendiamo il sentiero che scende a dx (fare attenzione) che scende in mezzo al bosco.


Alla fine del bosco vedremo davanti a noi un sentiero che si inerpica sul crinale di una serie di calanchi. Il sentiero a volte è interrotto e bisogna caricarsi la bici in spalla.
Continuare sempre fino a raggiungere la cima e ritrovarsi, dopo avere attraversato un campo, di nuovo sull'asfalto (via Cà dei masi).
Prendere a dx, salire ancora un po' e al bivio si aprono di nuovo varie possibilità. Noi scegliamo di scendere a dx sulla strada che ci riporta a Monterenzio. Da qui' ritorniamo verso casa ricongiungendoci con la strada che abbiamo lasciato a la Noce.

Da Bologna (Croce del Biacco)
Km:53
Dislivello: 650m
Tempo di percorrenza: 4h (circa)




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La salita di Settefonti e via del Pilastrino



Da San Lazzaro si percorre la ciclabile di via Palazzetti fino a svoltare a dx per via Fondè (indicazione parco fluviale Molino Grande).
Dopo un breve tratto si raggiunge un bivio. Girare a dx per via Montebello che dopo un po' di km diventa una carrareccia che segue il corso dell'idice.
Percorrerla fino alla fine raggiungendo Mercatale. Da qui, girando a sx si attraversa la strada statale e si sale verso Settefonti (asfalto).
La salità non presenta particolari difficoltà salvo qualche strappetto, dopodichè si arriva in cima sorpassando i ruderi dell'antica chiesa (sconsacrata) dell'abbadessa.
Scendendo dopo qualche km, girare a sx per la carrareccia di via del Pilastrino. La si imbocca e si procede tranquilli per un tratto cominciando già ad ammirare i calanchi che caratterizzano questi luoghi.



Giunti in prossimità di un agriturismo (La Palazzina) si prende la strada che scende a dx arrivando alle case di Ciagnano tra le quali si distingue la sobria ed elegante chiesetta. Si passa davanti a questa procedendo sempre a diritto anche quando l’asfalto termina e ci si immette su una pista inerbita (seguire i segnavia bianco/rossi). Raggiunto un rudere la pista termina. Qui si attraversa un piccolo spiazzo con al centro un pilastrino e ci si immette sul largo e ben tracciato sentiero che scende nel bosco di conifere e latifoglie. Usciti dal bosco si continua a scendere sul crinale continuando sulla mulattiera principale che subito porta su un crinale di incredibili e spettacolari calanchi, tra i più belli di tutto il parco.







Continuando sempre diritto si raggiunge una carrareccia che poi diventa asfaltata e scende sulla strada che poi riporta sulla strada statale verso idice.


Da Bologna (Croce del Biacco)
Km:33
Dislivello: 350m
Tempo di percorrenza: 2h (circa)





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La salita di Gaibola

Da San Lazzaro si percorre la ciclabile di via Palazzetti fino a svoltare a dx per via Fondè (indicazione parco fluviale Molino Grande).
Dopo un breve tratto si raggiunge un bivio. Girare a dx per via Montebello che dopo un po' di km diventa una carrareccia che segue il corso dell'idice.
Sulla dx prendere via di Gaibola e salire per un paio di km su una salita che a tratti si presenta abbastanza dura. Salendo, la carrareccia si immette in un bosco, costeggiando anche se non le si vede chiaramente le doline della Buca dell'Inferno e di Ronzano.
Il sentiero è un piacevole saliscendi in mezzo al bosco su cui affiorano di tanto in tanto formazioni gessose tipiche della zona.
Arrivati all'asfalto si puo' continuare a salire o decidere di scendere a dx sulla strada che riporta sulla via provinciale di Zena. Da qui si ritorna a San Lazzaro.

Da Bologna (Croce del Biacco)
Km:21
Dislivello: 200m
Tempo di percorrenza: 1h 30'(circa)





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